Archivio mensile:Novembre 2012

exasperation useless

Bisogna riflettere, non alimentare, ritornare all’unione, non fare della divisa uno scudo, né tantomeno proiettare le proprie ombre nelle istituzioni. Oggi mi sono trovato fuori un blocco di polizia, non potevo passare perchè dietro a distanza di circa 50 metri c’erano dei manifestanti, io dico: ESASPERAZIONE INUTILE.  Vivo solo per la libertà dei cuori liberi e onesti. Bando alle chiacchiere, vita ai sentimenti, valgono più dei manganelli. Un paese civile, è un paese vivo, forte nella sua verità democratica, solido, stabile, e soprattutto solidale, basta applaudire chiacchiere, ci vogliono idee, che siano fatti concreti. In cuor mio non desidero essere rappresentato da uno stato che mi riconosce solo dopo la morte, provo paura nella demenza di coloro che non riescono più ad utilizzare gli occhi, né tantomeno il sentire. P.S. sollevato di non essermi ritrovato dentro uno scontro, mi dispiace che ancora l’ordine pubblico sia così rafforzato da una forza militare, e non da un consenso popolare. Pace

use and reuse of the material

2005 – Perché il “Percorso Inverso”? Una ricerca della soddisfazione in terra propria, uno scambio comunicativo reale, lontano dall’alienazioni, dove l’uomo ritorna ad essere nella sua unicità, scopritore, inventore, di nuovi orizzonti interiori. Un viaggio dentro casa, un voler prendere possesso di ciò che ci appartiene di diritto dalle origini più lontane. Il progetto nasce dal parto di alcuni mesi di meditazione e scambi di idee. Parla dell’uomo vittima della globalizzazione, dove tutto diventa monocromatico, sterile, una sfida continua basata sulla pubblicità che aggredisce il nostro pensiero, dandoci incosciamente input di poco valore che attentano incessantemente la moralità nemica dei tempi odierni. Attraverso materia morta pronta per la macerazione incrementando un già alto tasso di rifiuti, si riscatta la vita, si alchimizza il prodotto già usurato, vecchio, o magari fuori moda, dandogli una nuova identità, una comunicazione fulminea attraverso l’installazione. Si stabilisce un contatto che va contro la macchinizzazione dell’azione umana, colori spruzzati, spalmati con resine\prodotti alternativi prendono forma lontani dall’ipocrisia dando sfogo ad una dimensione che non può essere annientata ma alterata. La coscienza ne è protagonista. Uno statico blindato si fa strada nell’indifferenza della materia nuova che si rifiuta di dare emozioni. “Percorso inverso” cos’è ? È un progetto che nasce dall’amore per la propria terra, un ricordo d’infanzia legato ai posti Cardine della città nativa ”Catania”. Per caso, o per come voler seguire un pensiero, ci si inoltra per le mura del Castello, ci si affaccia, si ricordano le foto scattate col primo amore ad una calia, si sente il posto proprio. In tenera età il pensiero culminante è: perché non qua. Azionato il genio, fiutato il progetto, l’istinto, l’umiltà, la tanta voglia di fare, la fantasia, la cooperazione si mettono in moto per la realizzazione dell’evento.

 Si riscatta la Vita

Si riscatta la Vita

the sea of the universe

Forse il limite vive proprio nella comunicazione, non saprei, ma ieri ricordo, che prima di prendere sonno avevo una di quelle zanzare che possiedono una vera intelligenza dispettosa, appena accendevo la luce per capire dove si trovasse, lei si bloccava immediatamente, si nascondeva, appena spegnevo la luce, lei tornava a farmi i dispetti, il tutto con una velocità impressionante, ricordo che quando riaccendevo la luce, nel cercare questa dispettosa, con gli occhi scorgevo anche ombre ancora più veloci, che sfrecciavano, potevano essere un tre quattro presenze che anche dopo aver chiesto di presentarsi sono rimaste dentro l’anonimato, ma poco importa siamo presenti, molto presenti dentro una dimensione che si sta per manifestare. Una cosa però ricordo in particolare, ed è stato un ricordo. Tempo a dietro utilizzavo una lista contatti, molte email in tutto il mondo, la utilizzavo per sponsorizzare i miei video, e nello stesso tempo accompagnavo il video da uno scritto poco impegnativo piacevole, speziato da sogni profondi di unione, calore, e amore. Ricordo che molti rispondevano con approvazione, complimenti, e altre forme di incoraggiamento, che oggi per me si trasformano nel miglior pane che possa nutrire il mio coraggio, ma altri invece, e questi manifestavano maggiore impegno, rispondevano con molto astio, rancore, e una sorta velata di invidia per quello che comunicavo, rispondevano con lunghi paragrafi a volte di crudi insulti, altre richiamavano un falso intelletto nella speranza di poter colpire il mio orgoglio. Da tempo non spedisco più comunicazioni, parecchi a volte mi raccontano che in un momento particolare avevano trovato conforto da quanto appreso, come una sorta di testimonianza ad un malessere comune, e allo stesso tempo una conferma del desiderio di dare amore. Questa mattina appena sveglio, dopo l’abitudinario caffè ho subito acceso il computer, ora potrei mostravi una foto, ma credo che sia presente la stessa luce dinanzi a Voi, intendo dire, che noi, forse in questa era contemporanea, nonostante sia sempre più presente un cielo che si manifesta, come se si stiano aprendo dei grandi canali di comunicazione, dove l’uomo ritorna ad essere connesso, senza alcuna protesi, ci rifuggiamo sempre in questi schermi dove scaricare il nostro racconto, o assorbire una nuova storia, cosa piacevole, però che a volte ci fa tralasciare di guardare il mare, il mare dell’universo.

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dream

dream/ 148 – Dimensioni di un sogno, 222 – Volti del mio pensiero, 223 – Luce a New York