the sea of the universe

Forse il limite vive proprio nella comunicazione, non saprei, ma ieri ricordo, che prima di prendere sonno avevo una di quelle zanzare che possiedono una vera intelligenza dispettosa, appena accendevo la luce per capire dove si trovasse, lei si bloccava immediatamente, si nascondeva, appena spegnevo la luce, lei tornava a farmi i dispetti, il tutto con una velocità impressionante, ricordo che quando riaccendevo la luce, nel cercare questa dispettosa, con gli occhi scorgevo anche ombre ancora più veloci, che sfrecciavano, potevano essere un tre quattro presenze che anche dopo aver chiesto di presentarsi sono rimaste dentro l’anonimato, ma poco importa siamo presenti, molto presenti dentro una dimensione che si sta per manifestare. Una cosa però ricordo in particolare, ed è stato un ricordo. Tempo a dietro utilizzavo una lista contatti, molte email in tutto il mondo, la utilizzavo per sponsorizzare i miei video, e nello stesso tempo accompagnavo il video da uno scritto poco impegnativo piacevole, speziato da sogni profondi di unione, calore, e amore. Ricordo che molti rispondevano con approvazione, complimenti, e altre forme di incoraggiamento, che oggi per me si trasformano nel miglior pane che possa nutrire il mio coraggio, ma altri invece, e questi manifestavano maggiore impegno, rispondevano con molto astio, rancore, e una sorta velata di invidia per quello che comunicavo, rispondevano con lunghi paragrafi a volte di crudi insulti, altre richiamavano un falso intelletto nella speranza di poter colpire il mio orgoglio. Da tempo non spedisco più comunicazioni, parecchi a volte mi raccontano che in un momento particolare avevano trovato conforto da quanto appreso, come una sorta di testimonianza ad un malessere comune, e allo stesso tempo una conferma del desiderio di dare amore. Questa mattina appena sveglio, dopo l’abitudinario caffè ho subito acceso il computer, ora potrei mostravi una foto, ma credo che sia presente la stessa luce dinanzi a Voi, intendo dire, che noi, forse in questa era contemporanea, nonostante sia sempre più presente un cielo che si manifesta, come se si stiano aprendo dei grandi canali di comunicazione, dove l’uomo ritorna ad essere connesso, senza alcuna protesi, ci rifuggiamo sempre in questi schermi dove scaricare il nostro racconto, o assorbire una nuova storia, cosa piacevole, però che a volte ci fa tralasciare di guardare il mare, il mare dell’universo.