Mirra – La notte accompagnata da buoni propositi, nutre i punti che connettono le ali.
Aliti viaggiano, infiniti universi. Passaggi lasciano l’impronta dell’anima, costruiscono nell’apparente involontario il domani. Cocci dispersi nella marea. Rispetto della geometria, spirito regna nella memoria. Legni di mare incontrano pianetini di pace.
Occhi e Radici. Ho cambiato panchina, ciao Emanuele, Luigi era un bravo ragazzo, ancora lo penso.
Piazza Abramo Lincoln Catania MiaSotto un albero vive un bosco.
Macchine ruotano intorno, alcune hanno le ruote sgonfie, altre motori rombanti che sfrecciano insieme alle scure moto. O guarda un cucciolo, gli si è drizzato il pelo, Mia è convinta che tutti debbano usare l’amore per comunicare. Alberi che siete belli, voi ci guardate dalla nascita alla morte, ascoltate i pensieri, li traducete, puliti sotto forma di respiro, ne parlate col vento, foglie ne ascoltano il sortilegio. Mercato del passaggio che quotidiano disegna.
C’è bisogno una rivoluzione spirituale una presa di coscienza, essere consapevoli del presente. Parlamento della retorica, incoraggiamento reciproco, cerimonia si autoproclama. Salute al cospetto della tecnologia, lavoro come strumento di dialogo, futuro meccanico esclude semplici radici, brevetta gocce d’acqua. Impero sovrano a vette sconosciute.
Nel trapanese una montagna devastata dal fuoco, da oggi meno ossigeno per tutti. 31 Luglio 2020
Col tempo provavo sempre più fastidio per la confusione, non quella del mercato dove risiede l’orecchio del popolo, ma quella della gente che si riuniva per sindacare, innalzare un rumore che imitava il suono, ma che in realtà risiede in dimensioni opposte. Preferivo stare solo, in disparte, non contrastare niente e nessuno, cercare solo l’armonia che tutto nutre e protegge, e a sua volta, trovata, stavo attento a non inquinare quella dimensione che non accetta parole per manifestarsi, echeggia nel profondo silenzio.
Ho soltanto condiviso memoria, raccattato ricordi, incastonato energie. Presenti legami si sostengono nell’anonimato, dimensioni astrali confermano l’onirico. Flusso presente, scintilla del domani, brindisi dell’augurio, solitudine del vagabondo, ricevimento della luna. Fare per cercare non dimenticare. Donare l’immaginario. (Casa Museo Sotto l’Etna)
Non me ne vogliate, mi dispiace essere visto male da coloro che portano il pannolino in faccia. Oggi col sole cocente, mi sono semplicemente chinato a raccogliere un ramoscello di menta dalla strada, non l’avessi mai fatto. Rispetto tutto e tutti, scusate ma ho l’impressione che nel marasma globale contemporaneo, forse questo progetto stia davvero esasperando la realtà. (formikepazze)
Restituire libertà alle radici. Mi piacerebbe vivere in una città più a dimensione di campagna.
Chi non ha orecchie per sentire, non ha occhi per vedere. Ingiustizia, a volte non c’è altro rimedio che l’attesa. Sicilia isola di vulcani, respira in simbiosi col suo popolo devoto. Santi e buoni cristiani hanno fatto passaggio da questa terra, martoriata e bastonata da capre e cumanneri. Pioggia, vento, mare, sole, libera, solidale, affezionata e sentimentale. Un fiore di gelsomino, una pala di ficurinia, l’odore, la luna. Terra.
Sicily needs love
Vento e campanelle suonano ..ops anche antifurti e sirene. Infestante poesia, piccoli semi si disperdono nel quadrato, circolare rendono l’odore, fluido passo respira fragranza.
Corso Sicilia, portici, gente d’affari, seduto respiro lento, Mia, moretti e pizzetta, mi sento in vacanza. Bar Kennedy, Catania
Anche le formike hanno diritto al proprio cielo, mi piacerebbe sentire le campane disegnare. Magari li raccogliessero per compiacersi col seme che ha dato origine al dono, ma la bellezza è tale che suscita invidia a cuor leggero. Accumulano preziose bottiglie di birra, rivoluzionari della Domenica riflettono sul tabacco trinciato. Il vetro è prezioso, società, civiltà, parole sprovviste di contenuto. Contemporaneo riflette sul dono, traduce una storia che riporta memoria. Arruolamento causa, casa, pianeta. Cattedrale del Riciclo, Riscatta Piana, Catania.
Le forze armate avanzarono con ferro e piombo, cercavano colpire l’invisibile. Anni luce varcato il confine, l’albero sussurrò: che amaro questo concime. La geometria cambia, la comunicazione cambia, ciò che era si evolve a ciò che sarà, il tempo slitta, le parole assumono significato.
Piccole idee manifestano nel silenzio delle montagne. Visione Verticale, suoni, luci, odori, tutto sembra cambiare consistenza, stagioni, sentimenti, tutto è in movimento. Coscienza, consapevole sentire, riflettere, assorbire, trasformare, connettersi, farne parte. (Mezzanine Living)
Parlare alle montagne, ai mari e gli animali, sentire il suono del corpo, connettersi attraverso le onde, raccontare il proprio sentire, utilizzare vocali dell’udire, far parte di un mondo che non si studia, si apprende, non si cerca, ci si nasce.